venerdì 27 gennaio 2012

Di zucchero in zucchero


Buongiorno a tutti!

Oggi vi vorrei raccontare dello zucchero contenuto in queste preziose fialette:
zucchero alla lavanda, zucchero alla vaniglia e zucchero alla violetta.







Tutto ebbe inizio a dicembre quando, come ogni anno, ho l'abitudine di andare alla Fiera dell'artigianato  con l'aria da saputella (perchè penso: cosa vuoi che ci sia di nuovo quest'anno?!).
E invece trovo questo meraviglioso stand che di meraviglioso ha anche il nome: Èpices and love.

Èpices and love commercia spezie, (ditemi voi chi altro vi venderebbe un sacchettino pieno di zafferano a 5 euro!!), thè aromatizzati, vinaigrette, confetture, olio ecc.. insomma, un paradiso dell'aromatizzazione.

Dopo aver fatto incetta di thè e spezie mi accorgo che il nostro gentilissimo padrone di casa ha qualcos' altro da offrire, ovvero zucchero aromatizzato.
I miei occhi si illuminano, le lampadine si accendo e quale prodotto migliore potevo trovare per sperimentare nuovi gustosi Bonpon?!




Con l'agitazione che mi contraddistingue quando trovo qualcosa che mi piace tanto e di cui penso non potrò più fare a meno; scelgo zucchero alla vaniglia, per rimanere sul classico, violetta e lavanda (si son fissata con il lilla e la provenza).

La cosa molto carina è che si poteva scegliere tra le fialette e i vasetti.
Le fialette sono in plastica e forse a lungo andare alterano il sapore dello zucchero, ma poco importa, perchè sono talmente carine che non potevo lasciarle lì!

Così due sere fa mi armo di tanto amore e creo una semplice base alla vaniglia con granella di nocciole e mandorle, un frosting al philadelphia (bontà divina!) e come tocco finale spolvero con zucchero aromatizzato.
Non so quale dei tre zuccheri sia il mio preferito, forse quello alla lavanda perchè è il più insolito e il sapore non è forte come si pensi, ma devo dire che hanno un gusto talmente delicato che penso che li vedrete ancora spesso nei prossimi post ;)

Ed ecco cosa è saltato fuori..











Un ringraziamento particolare va a Iarno che mi ha portato da NY i pirottini e al buon vecchio Riccardo che ha scattato le foto.



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