domenica 12 febbraio 2012

Il tempo per un thè

Adoro il thè più del caffè, che ad essere sinceri non mi piace nemmeno, tranne quello americano, l'unico che bevo volentieri.

Adoro il thè, in tutte le sue varianti: dal classico Earl Gray della Twinings, passando per l'English Breakfast con il limone o il latte fino ad arrivare a quelli aromatizzati.
Non sono una vera intenditrice, mi piace il thè in bustina come quello in foglia dove mi diverto ad osservare colori di fiori che non avevo mai visto..
Come i fiordalisi: un viola brillante, forte a volte tendente al blu.
In Oriente, gli innamorati lo regalano all’amata nella speranza di ottenere la felicità da lei.
Nel linguaggio dei fiori significa felicità e leggerezza.

La pausa thè la associo ad un momento di calma, un momento per noi stessi in cui ti fermi e ti rilassi un po', perchè il thè ha i suoi tempi, devi far bollire l'acqua ma non troppo, lasciare in infuso la bustina dai 2 ai 5 minuti, se lo versi dalla teiera lo devi bere a più riprese, magari ci pucci dentro anche un biscotto.
Se dici la frase "prendo un thè con le amiche" ti viene in mente che ci impiegherai tutto il pomeriggio, se invece dici "ci incontriamo per un caffè" allora mi viene in mente il fatto che si ci vede solo per salutarsi e che l'incontro sarà breve.

Sono da sempre innamorata di tutti quei posti, come Starbucks, dove ti prendi il tuo caffè o thè e puoi stare seduto ore a sorseggiare nella quiete: tant'è vero che anche Tiziano Ferro ha scritto la sua biografia in uno Starbucks.
C'è, invece, un posto italianissimo che si chiama Libri e Caffè in viale Premuda a Milano dove puoi sprofondare in una poltrona, farti servire una buona fetta di torta fatta in casa e scorrere le pagine di un libro accompagnato da una lieve musica di sottofondo.
Magari avessimo il tempo ogni tanto per fare queste pause, il tempo per farci trascinare da una storia che anche se non è la nostra ci immedesimiamo, è anche un modo per fare esperienze di vita, per conoscere persone che magari nella tua vita non conosceresti mai, per visitare luoghi ed epoche a te lontani.. sarà un pensiero banale il mio, ma ogni volta che inizio un libro che mi piace mi trovo sempre a fare di questi pensieri.

In realtà volevo parlare di teiere, infatti thè e teiere vanno a braccetto.
Solitamente sono per le teiere classiche di ceramica decorate con decori floreali, quelle inglesi tipo della Wedgewood, (da nonna papera come direbbe mia madre) ma in questo periodo ho scoperto quelle della Jansen + Co che trovo molto divertenti, non solo per le forme insolite ma anche per gli accostamenti di colore, azzaccatissimi! Date anche un'occhiata alla collezione di Piet Paris per Jansen+Co molto chic ;)
(Anzi se le vedete in giro ditemelo!!!)


Continuando sulla scia del relax volevo lasciarvi con Ray Coniff un direttore d'orchestra che con la sua orchestra suonò le più belle colonne sonore.









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